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  • CYBERSPACE (2011)

L'opera Cyberspace, una delle dieci opere vincitrici del concorso europeo Research in Art promosso da Atomium Culture (Bruxelles), si ispira al concetto di spazio cibernetico che il World Wide Web ha contribuito a creare. In questo sottospazio dell’intero universo fisico vivono immagini, pensieri e parole codificate da impulsi elettrici  che creano un universo parallelo in cui l’universo reale si combina con il mondo delle idee, con la fantasia e la creatività, dando vita ad uno spazio  in cui il mondo delle idee e la nostra rappresentazione dell’universo diventano fisici, visibili e  trasferibili tra soggetti a distanza.I risultati della ricerca scientifica che ha portato alla creazione del World Wide Web si intrecciano con le possibilità di fruizione dell'arte: anche l'opera d'arte, attraverso la scoperta di Berners-Lee e la sua implementazione tecnologia, viene oggi ricostruita nello spazio cibernetico, lasciando lo studio dell'artista e diventando un oggetto in sè  in questo mondo parallelo. L'opera Cyberspace nasce così come fotografia digitale di un'immagine cibernetica di una mia opera d'arte  che si può trovare all’interno World Wide Web. Fotografando  l'immagine  di una mia opera tratta dal mio sito internet e affiancata da un piccolo estratto del codice HTML che ha permesso la sua immissione in rete, ho voluto mettere in relazione il mondo fisico con quello virtuale, rendendo omaggio all'invenzione di Berners-Lee e rendendo nuovamente reale ciò  che oggi esiste solo nel virtuale: un'immagine dello spazio cibernetico.


  • CINEMATOGRAPHY OF URBAN MADNESS (2009-2011)

Cinematografia. Dubbio. Follia. Razionalità e irrazionalità che si intrecciano sullo sfondo dell'area metropolitana di New York. Cinematography of Urban Madness (Cinematografia della follia metropolitana) è un progetto di contaminazione artistica tra narrativa cinematografica e narrativa fotografica. Focalizzando la propria attenzione sull'immagine vista come inquadratura cinematografica, l'artista italiano Pietro Reviglio ricrea frammenti di un'immaginaria sceneggiatura che ruota intorno alla figura di un artista solo nel suo studio, un interno newyorchese nel quale l'alienazione si intreccia con la follia e la tensione cede il passo alla violenza. Il progetto combina elementi di fotografia, video e scrittura per svelare il lato oscuro della pratica artistica, i suoi luoghi, i suoi soggetti e gli oggetti che ne fanno parte, mischiando finzione cinematografica e materiale autobiografico. Mettendo a confronto narrativa e immagine, ed eliminando tutte le relazioni di causa-effetto, Reviglio ricrea lanatura sconnessa del pensiero distorto, investigando il processo stesso di narrativa visiva e mettendone in discussione i suoi canoni.

dal comunicato stampa della mostra tenutasi all'Italian Academy di New York


  • THE WEIGHT OF TIME (Il Peso del Tempo) - 2010

Installazione site-specific per Gemine Muse 2010 - Museo d'Arte Orientale - Torino

Ispirato all’antica arte del teatro delle ombre cinese, la serie The Weight of Time (Il Peso del Tempo) esplora il concetto di tempo visto sia come entità fisica che come misura storica di merito artistico. Fisicamente legato all’intensità del campo gravitazionale e quindi al peso degli oggetti, il trascorrere del tempo è il processo fisico che distrugge la memoria. Sopravvivere a tale processo fisico è per un artista il test finale di merito artistico: mentre molte opere d’arte svaniscono col trascorrere del tempo, diventando ombre della memoria, solo alcune rimangono, testimoniando così il passaggio e l’esistenza dell’artista e influenzando il percorso dell’arte. Sfruttando il processo fisico di formazione delle ombre, The Weight of Time combina arte, fisica e storia e ne sottolinea la loro interrelazione.

 

  • RIEMANNIANA - 2009
Una caratteristica chiave della fotografia, la distorsione, può nascere non solo da una scelta di inquadratura, ma anche dall'intriseca differenza geometrica tra surperfici curve e piatte che rende impossibile proiettare superfici sferiche su un piano conservando le proporzioni.
Questo effetto è dato dalla differenza nelle proprietà geometriche delle superfici Rimanniane ed Euclidee: una sfera, a differenza di un piano bidimensionale o di un cilindro ha curvatura intrinseca  e la sua metrica è fondamentalmente diversa da quella di una superficie euclidea. In questa serie, lo scontro tra diverse geometrie è catturato fotografando una superficie sferica e trovando che cerchi equidistanti su di essa non sono più equidistanti nello spazio piatto bidimensionale dell'immagine fotografica. Questo svela la natura diversificata dello spazio e come questa ha effetto sulla percezione della strutture visive in esso immerse. IMMAGINI

 

  • OMBRE CINETICHE - 2009

Sebbene le ombre siano oggetti ben definiti dal punto di vista pittorico, esse non sono oggetti fisici poichè sono create dall'assenza di fotoni riflessi da una regione dello spazio. Tuttavia, le ombre proiettate da oggetti in movimento nello spazio, sorprendentemente, seguono le stesse leggi cinematiche che veri oggetti fisici seguono.Ombre Cinetiche esplora questo paradosso. IMMAGINI

 

  • THE ORANGE SERIES- 2009

 La decomposizione della narrativa tipica di una sceneggiatura cinematografica in immagini fisse e la loro ricomposizione in un polittico moltiplica le possibili sequenze visive ottenibili, che dipenderanno ora da come l'occhio dell'osservatore si muove da un pannello all'altro. Con sei immagini estratte da un ipotetico film giallo si possono ottenere 720 possibili sequenze di queste sei immagini (senza ripetizioni). Diversi osservatori sceglieranno dunque una di tali sequenze in modo casuale e sperimenteranno diverse narrative a seconda della sequenza scelta. L'esperienza diventa quindi casuale e soggettiva, a differenza di un film, dove la scelta è prefissata e fatta dal regista per lo spettatore.  IMMAGINI

 

 


  • THE DARK SERIES - 2009

Simili a indizi di un romanzo giallo, differenti immagini in un polittico trasmettono solo una parte d'informazione e acquisiscono significato solo quando messi in contesto con altre immagini. Invece di creare una narrativa, diventano indizi visivi e richiedono una spiegazione soggettiva da parte dell'osservatore che può essere quella voluta dall'artista o meno, aprendo un polittico a una moltiplicazione soggettiva di significati. Oggetti fisici all'interno di tali immagini forzano l'osservatore di sperimentare il paradigma scientifico di osservazione,  raccolta di indizi, analisi e conclusione, creando un ponte tra la pratica artistica e quella scientifica.  IMMAGINI

 

  • PHYSIKAL PAINTINGS - 2009 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Parte della serie Physika, Physikal Paintings sono esperimenti visivi che mirano ad esplorare l'uso della fisica come mezzo pittorico. Organizzati come trittici, questi physikal paintings rappresentano diversi momenti dello stesso esperimento visivo e sono pensati come istallazioni fotografiche. Usando l'interazione di fotoni con i diversi materiali di semplici oggetti e i conseguenti processi di riflessione, rifrazione e assorbimento, questi physikal paintings dimostrano come uno possa dipingere nello spazio fotografico, usando come mezzo particelle fisiche.  IMMAGINI

 

  • TENSORIAL PHOTOGRAPHY - 2009

Parte della serie Physika, Tensorial Photography è un esperimento visivo basato sulla de-costruzione di oggetti e sulla loro ricostruzione scomposta. In matematica, un tensore è un'applicazione multilineare che prende le componenti di diversi oggetti (vettori) e produce un nuovo oggetto matematico in cui tali componenti sono mischiate e disposte in modo differente. Applicando tale concetto alla fotografia, oggetti vengono decomposti e le loro componenti ridisposte nello spazio fotografico a creare una nuova immagine usando processi di riflessione e rifrazione. La composizione finale è pertanto vista come il prodotto di una operazione matematica, un insieme quasi caotico di elementi scomposti piuttosto che una ben ordinata giustapposizione di oggetti tipica della fotografia classica.IMMAGINI